Se non è un ritorno alla normalità, è un passo deciso in quella direzione. Con l’archiviazione di fatto del green pass e la limitazione dell’obbligo di mascherina al chiuso, dal primo maggio si allentano ancora le regole per la gestione della pandemia. La maggior parte delle norme previste dall’ultimo decreto anti-Covid del 24 marzo è in scadenza il 30 aprile. Quelle relative all’obbligo di green pass (nelle sue versioni “base” e “rafforzato”) non saranno prorogate dal governo. Il certificato verde non sarà più richiesto per nessuna attività, ad eccezione delle visite in ospedale. Mentre sul fronte delle mascherine al chiuso l’ordinanza in arrivo del ministro della Salute Roberto Speranza (insieme a un emendamento al decreto legge anti-Covid del 24 marzo scorso) , dovrebbe prorogare ancora per un mese l’obbligo solo in alcuni ambiti, dai mezzi di trasporto pubblici ai luoghi di lavoro.
Niente più obbligo di mascherina invece in bar e ristoranti al chiuso (dove già si potevano togliere al tavolo), negozi, centri commerciali e musei. Probabile addio alle mascherine anche nei pochi luoghi all’aperto dove ancora vigeva l’obbligo (stadi e arene cinematografiche all’aperto).
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